lunedì 31 marzo 2008

taipei - ying-ge

ieri siamo andati a ying-ge, la citta' famosa per la ceramica. nonostante il tempo ci avesse voluti costringere a casa, abbiamo preso autobus fino a banciao e poi treno e in meno di un ora ci siamo arrivati. la pioggia cade molto fitta e sottile e di tirare furoi la fotocamera proprio non ho voglia. ci perdiamo un po' per la citta', dato che neanche yu-chen la conosceva, e poi ci infiliamo nel museo della ceramica per una delucidazione storica e anche per asciugarci un po'. il museo fa la storia dai primi usi come statue e cuscini (si, cuscini di ceramica!), ai piu' moderni ritrovati della scienza. prima di uscire ci incontriamo con due suoi amici che ci portano a fare un giro per le stradine tipiche dove si trovano tutti i negozi artigiani e non di produzione di oggetti in ceramica, dalle piu' semplici teiere a vere e proprie opere d'arte. non riesco a trovare la teiera che avrei voluto forse perche' volevo davvero qualcosa di troppo banale. la sera i suoi amici, ci portano in automobile a cenare in un posto molto tipico, dove l'arredamente e il resto risaliva agli anni 50. stavamo seduti in un tavolo che sara' stato forse un metro alto da terra e il pavimento era proprio cemento, sembrava di stare fuori in strada, quando magari ancora di auto non ne passavano molte. con ognuno la sua ciotola di riso e mille piatti di roba superbuona davanti, iniziamo la cena. anche stasera abbiamo mangiato davvero bene e in piu' offrono la cena gli amici di yu-chen, che pure ci accompagnano a casa. arrivati a casa non so come yu-chen riesca a vedere un programma televisivo sul mangiare, io manca poco vomito! ci facciamo un te' per smaltire e poi a letto.
http://www.luhgaang.com.tw/


taipei - macaroni grill

dunque, sabato pomeriggio yu-chen torna prima a casa da lavoro perche' deve andare a taipei centro per far pulire una borsa di pelle e ci andiamo insieme. la sera c'e' la festa a sorpresa per un suo amico che con cui ha fatto scuola a milano. dopo che yu-chen si e' finalmente orientata a taipei, andiamo a finire nei pressi di taipei 101. il quartiere e' molto popolato e in stile moderno proprio da metropoli; ovviamente non mancano i papponi come me con la ragazza taiwanese! questo sembra proprio un punto di ritrovo di vecchi e giovani stranieri. passando per vialettini con albri illuminati e bancherelle di artisti o di mangiare, arriviamo al ristorante che si trova dentro uno dei tanti complessi commerciali della zona. prima di entrare yu-chen si ricorda il posto e mi dice: "ah qui e' ristorante italiano! hahaha!" ... che culo! tra pochi giorni saro' di nuovo a casa sai quanta ne posso mangiare di pizza e pasta! comunque prima dell'arrivo del festeggiato facciamo un po' di foto con la polaroid, scriviamo due dediche e scambiamo due parole (io molto difficilmente). dopo l'arrivo costellato di botti e trick e track, iniziamo la cena. sono tutti molto simpatici. il locale e' proprio italiano, pieno di stranieri e con la mitica cantante lirica inclusa nel prezzo che tra una "santa maria" e un "sole mio", ci fa pure la canzone in italiano di "tanti auguri a te". oh brava! dopo tutto cio', saluti, metropolitana e a casa.

sabato 29 marzo 2008

taipei - wang steak

ieri sera, grazie a dei buoni che ci diede l mamma di yu-chen, siamo andati a mangiare al "wang steak", un ristorante famoso per la carne come si puo' intuire dal nome. il posto era superprofessional, cameriere con auricolare e ambiente molto ovattato. ci hanno fatto sedere nel mezzo di una sala ma poi ci hanno cambiato in un altro posto. i buoni era per un menu' completo, noi abbiamo dovuto pagare solo il vino che io ho voluto -giustamente- prendere per accompagnare la carne. non so se yu-chen si sentisse un po' a disagio come me ma io un po' mi sentivo, anche senza motivo, perche' effettivamente era un posto molto esclusivo. iniziamo con burro e una specie di salamino-torta da mettere o spalmare su una brioches e un panino dolce. poi antipasto: io involtini di salmone con dentro non ricordo, e yu-chen funghi con salse. come primo due zuppe, io una fatta a budino con salsa calda da mettere sopra e lei zuppa nel pane. il secondo era ovviamente la carne per me e una aragosta per yu-chen. frutta e dolce o gelato. insomma, abbiamo mangiato molto bene e non sono riuscito a finire la boccia di vino che alla fine mi volevano dare da portare a casa ma io gli ho detto "no thanks" (il vino francese tuttelo porti te a casa io mi bevo quello di' contadino appena torno!). mezzi sbronzi ce ne torniamo a casa in scooter e stavolta guido io molto spericolatamente per integrarmi in quello che sono le usanze dei taiwanesi.
oggi il tempo is a little bit merdoso, quindi sono casa. studiero'.









giovedì 27 marzo 2008

taipei - "zuppa dolce"

ieri sera, anche se yu-chen ha fatto un po' tardi a lavoro, siamo usciti fuori a cena. siamo andati col suo scooter a banciao a prenderci un ramen. lei si prende uno piccante con carne ed io uno col pesce, niente piccante se posso, dato che fino ad oggi ho un po' strafatto. le porzioni, cioe' le ciotole, sono enormi e costano ovviamente molto poco; in confronto a firenze diciamo 5volte tanto, non considerando che queste sono esattamente il doppio. vabbeh...
poi andiamo a taipei centro a fare un giro. ritorniamo nel palazzo con la libreria aperta 24 ore e poi con la voglia di qualcosa di dolce, yu-chen mi porta a prendere "la zuppa dolce", cosi letteralmente tradotto. la zuppa dolce e' una ciotola di brodo con dentro a scelta quello che vuoi dalla patata dolce ai fagioli rossi, dal budino di zenzero al'impasto di farina gelatinoso. comunque superbuono anche questo. questa zuppa dolce alla fine e' un piatto molto semplice ma che rende omaggio alla cucina taiwanese al cento per cento. a volte la cucina troppo ricercata pecca di sapore e di prezzo qui non se ne curano e puoi mangiare davvero di tutto a poco. alla faccia dei ristoranti giapponesi!
oggi ho fatto un giro per il vicinato e poi mi sono buttato sullo studio e sulla ricerca della porcellana taiwanese, scoprendo che esiste un paesino che produce delle teiere tipiche. spero ci potremo andare nel fine settimana.



mercoledì 26 marzo 2008

taipei - osservare e capire

in questi giorni non faccio tante foto, esco e sto seduto o pure giro e osservo le persone e tutto quello che fanno. alla fine facendo solo foto non capisco un cavolo delle loro abitudini e poi chiunque potrebbe venire qui e scattare delle foto. forse non tutti pero' sono interessati alle persone e allora passano, rubano due scatti e se ne tornano a casa con un bel album ricordo.
io ho cominciato a fotografare sempre meno ed osservare di piu', magari scrivo qualcosa.
qui anche la tecnologia sembra sia viva, vedo le faccie ovunque.


martedì 25 marzo 2008

taipei - lungo zhongxiao rd.

stamattina mi sono fatto una girata lungo il viale dove mi lascia l'autobus 299 nonche' quello della stazione principale della metro di taipei. evitanto di fare un minestrone di foto, ho cercato dei particolari con lo zoom, ho cercato le persone, che alla fine sono la vera cosa che mi interessa. mi sono fermato all'incrocio del mega palazzo di sogo e ho aspettato le persone e le situazioni che potessero rapire la mia attenzione. ho anche cercato di fare qualche video che potesse essere rappresentativo della metropoli, la gente, i mezzi, la strada. ho trovato pure i graffiti, al contrario di come diceva yu-chen che non ne fanno a taipei. poi mi sono buttato sull'altro lato del viale e sono tornato a casa.
sono giorni che sento fischioni che volano qua quasi ogni minuto a ritmi cadenzati e fischi prolungati, che non sono mai riuscito a capire cosa fossero. giusto stamattina ho detto a yu-chen: "qui sembra sempre festa, fanno sempre fireworks!" ma poco fa, mentre stendevo i panni, ho capito cosa fossero i fischioni e il fischio. mi sono catapultato dentro casa per prendere la telecamera ed ho ripreso gli ammaestratori di piccioni. non avevo capito proprio niente.


lunedì 24 marzo 2008

kaohsiung e tainan

lo scorso venerdi' ci sono state le elezioni a taiwan e, dato che yu-chen che ha la residenza a kaohsiung, siamo andati la per votare. abbiamo preso un aereo la mattina presto perche' costa molto meno, e siamo volati verso sud-ovest. a kaohsiung siamo ospiti di suo fratello passiamo li il pomeriggio e la sera.
il pomeriggio yu-chen ed io andiamo verso la punta estrema dell'isola dove c'e' un parco naturale che si sporge sul mare; ci fermiamo ad un ristorante thailandese a pranzare (tutto molto speziato e piccante, ovviamente!); facciamo un giro per le varie calette o spiagge con lo scooter che abbiamo noleggiato, poi ci addentriamo nel parco fino ad arrivare al palo che indica la punta estrema, il punto piu' a sud-est di taiwan. all'andata avevamo preso una macchina monovolume di una signora che ci aveva adescato alla stazione principale della metro di kaohsiung, mentre questa volta ci sorbiamo le tre ore di viaggio che ci separano dal capoluogo a bordo della corriera, con tanto di musica retro' taiwanese e scolaresche stivate lungo il corridoio.
la mattina dopo aspettiamo la sorella e insieme andiamo a votare. dopo il voto ci mettiamo in auto diretti verso tainan, a casa dei loro genitori. pranziamo insieme (io con un po' di imbarazzo) e poi yu-chen mi porta a fare un giro con lo scooter e poi a piedi per la sua citta'. la sera ognuno dorme nella sua stanza come si conviene in queste situazioni! il giorno dopo ci perlustriamo tainan a piedi; vediamo il tempio-scuola di confucio e un un po' di taipei, con tutte le sue stradine e i mille tempietti nascosti tra le abitazioni. yu-chen mi porta a mangiare in mille posti diversi per assaggiare tutto. tutto e' davvero buono. saremmo potuti andare avanti a mangiare cambiando posto tutto il giorno ma ci fermiamo ad una certa ora perche' abbiamo il treno per taipei, il super veloce che ci ha prenotato la sua mamma, assieme a del buon curry!
torniamo a casa pieni di borse e pieni in tutti i sensi.
le elezioni sono state vinte dalla lista affiliata al governo cinese un po' come se vincesse la nostra destra affiliata al governo americano. qui le persone avevano bisogno di un cambiamento che allontanasse il potere della cina despota e concedesse la tanto agoniata indipendenza del paese, ma forse non tutti i cittadini taiwanesi erano d'accordo o forse si e' giocato sempre con la vita come succede da noi con la mafia.





mercoledì 19 marzo 2008

piove

oggi piove. come ieri.
allora sono di nuovo a casa..
ho fotografato alcune cose come i soldi, la scheda telefonica e la mia prima lattina al distributore automatico.






martedì 18 marzo 2008

le ciabatte made in taiwan

oggi piove.
stamattina ci siamo svegliati presto perche' siamo andati alla china airlines a confermare il mio biglietto di ritorno. prendiamo il motorino di yu-chen perche' lei dopo dovra' scappare a lavoro. ci copriamo bene, mantella per la pioggia, mascherina anti-smog e casco...shinobi e tutti i suoi amici ninja ci fanno un baffo! le strade sono super affollate anche sotto la pioggia. arriviamo a nanjing east road sec.3 dove c'e' l'edificio della china airlines, tutti bagnati. molto gentilmente la signorina mi fa il biglietto e mi fa notare che non ho bisogno del supplemento di prima classe perche' ci sono ancora posti liberi in seconda. maledetta italia! prima ho visto che yu-chen ha durato fatica a portarmi dietro lo scooter e allora mi propongo io come guidatore e lei dietro da navigatore. guidare per le strade di taipei non e' certo molto diverso da firenze, ma devi stare comunque attento alla gente che non si cura di niente e nessuno, il solito "videogioco".
adesso sono a casa e libero dal pensiero di fare questo maledetto biglietto di ritorno.
oggi mi dedichero' allo studio e intanto metto una foto di quelle che sono un tipo di ciabatte che, a quanto dice yu-chen, hanno fatto furore e moda; lei dice sono molto taiwanesi ed infatti ci sono i portachiavi fatti a ciabatta con su scritto "i love taiwan". ci sara' dietro un motivo ancestrale che non mi e' dato sapere, comunque me le sono comprate e ci giro per casa per sentirmi piu' taiwanese anche io!
"Non puo' piovere per sempre."


lunedì 17 marzo 2008

taipei - maokong

sabato, dopo che yu-chen ha finito di lavorare, siamo andati nell'estremo sud-est di taipei a maokong, dove c'e' lo zoo. qui siamo saliti sulla "gondola" che altro non e' se non una funivia che ti porta sopra la montagna da cui puoi avere una splendida vista di taipei. siamo arrivati non troppo presto e dopo un oretta siamo gia' dovuti correre verso la finivia per fare la coda. il posto e' comunque fuori dalle regole della citta' ed e' veramente una scappatoia all'imbuto dei grattacieli. ci sono ristorantini tipici e una folta vegetazione, rane e grilli che cantano e poi il vento che fa da sottofondo. in questi posti mi ricordo veramente dove sono: a taipei, un isola tropicale nel mare della cina.


taipei - danshui

domenica quindi ieri, yu-chen mi ha portato a danshui che sarebbe un posticino turistico (intendo turismo locale) nei pressi del fiume che poi sfocia nella baia di taipei. il viaggio di andata lo abbiamo fatto con l'autobus perche' in effetti era molto bello passare in mezzo ai paesini che precedono danshui, pero' allo stesso tempo ci abbiamo impiegato davvero tanto ad arrivare. il posto e' praticamente composto da una passeggiata lungo fiume/mare e altre viuzze interne, pieni di negozi da mangiare o giochi per bambini o attrazioni tipo mini acquari per pesci strani. facciamo il primo passaggio per la passeggiata e yu-chen mi fa assaggiare "l'uovo di ferro" (tradotto letteralmente) e poi un involtino con dentro del gelato di cui non ricordo il nome. in fondo alla passeggiata arriviamo al fortino che un tempo era presediato dai portoghesi. al ritorno passiamo per le stradine interne e yu-chen mi fa assaggiare varie cose, da una polpetta in salsa agrodolce con dentro spaghetti a un gomitolo bianco dolce-salato.
questa volta per tornare prendiamo la metropolitana e sulla via del ritorno ci fermiamo al famoso mercato notturno. come al solito molte attivita' per mangiare di tutto un po' e giochi o dolci. mentre nelle vie adiacenti una grande fila di persone che scorrono a passo di formica tra bancherelle e negozi in cerca di contatto fisico. dopo un po' di "contatto fisico" a yu-chen viene sete e si prende un the', molto buono, che viene servito in una busta legata alla estremita' alla cannuccia. poi siamo di nuovo sulla metro per tornare a casa.





taipei - ximen

stamattina sono tornato nel primo quartiere dove mi ha portato yu-chen appena arrivato: ximen. e' un quartiere per giovani, o almeno uno di quei quartieri molto frequentati dai giovani perche' ben fornito di posti di ritrovo e di intrattenimento. quando ci andammo la prima volta era sera e c'era davvero tantissima gente nonostante il tempo un po' incerto. tantissimi giovani fuori e dentro i locali, chi mangiava, chi beveva. quest'oggi invece sembrava proprio un quartiere deserto, stradine pedonabili e negozi mezzi chiusi. comunque se non altro mi sono fatto un giro in un momento atipico di questo posto e posso dire di averlo vissuto in tutti i suoi lati. e' proprio una bella citta' taipei, organizzata molto bene, organizzata per le persone...organizzata...
mentre giro per le viuzze piu' imboscate guardo un po' gli scooter e vedo che uno ha un nome familiare, si chiama vino! la yamaha ha fatto uno scooter che si chiama vino, trallaltro a vederlo bene si capisce perche' si chiama cosi, a forma e' tutta mezza sbarellata, sembra fatto proprio da un ingegnere ubriaco!
giorno dopo giorno scopro che le distanze che mi sembravano impercorribili ora sono molto piu' vicine e molto piu' semplici da coprire.
ora studio un po' di cinese.




sabato 15 marzo 2008

taipei - Chang Kai Shek memorial hall

stamattina ho fatto colazione insieme a yu-chen, poi lei e' andata a lavoro e io sono andato col bus "299" verso la stazione principale della metropolitana di taipei. mi sono orientato un po' e poi ho preso la strada giusta per arrivare al "Chang Kai Shek memorial hall". ci sono voluto tornare di nuovo perche' l'ultima volta ci ero stato con yu-chen di sera e il buio non rendeva onore al posto. sul viale prima di arrivare mi imbatto in una schiera di poliziotti che presidiavano un comizio, convegno, parata o quello che era, probabilmente per promuovere uno dei due gruppi candidati per le elezioni politiche; gia' perche' anche qui hanno le elezioni politiche e le due fazioni si presentano entrambe con due candidati ciascuno, due vestiti eleganti e due piu' casual. insomma avevano chiuso un intero viale per questa dimostrazione molto americana, con tanto di spalti, sedie per gli spettatori-elettori, palloncini con slogan, fascette da mettere alla fronte e latrine di plastica stile concerto al lato della strada. si, praticamente una specie di concerto messo in piedi nel mezzo di un bel viale!
proseguo verso la grande piazza antistante al palazzo in memoria di chang kai shek dove ci sono il teatro nazionale e teatro per la musica; qui tanti ragazzi provano coerografie per balletti e per dimostrazioni in genere. un bel posto di ritrovo. proseguo per il viale, salgo la scalinata che molti salgono in stile "rocky" con le braccia alzate alla fine, e entro dentro l'enorme stanza dentro il palazzo. in fondo la statua di Chang Kai Shek e intorno grandi serigrafie di foto che ripercorrono la storia dell'indipendenza di taiwan. dopo un momento di storia mi fermo sugli scalini davanti al teatro nazionale a vedere la performance di un gruppo di ragazzi ballerini e suonatori.
giro ancora un po' tra giardini della pace e motorini dello smog e poi prendo il "299" dalla parte opposta dove ero arrivato stamani e torno a casa. mi guardo un po' di cartoni animati giapponesi in lingua cinese e finisco il curry avanzato di ieri.




venerdì 14 marzo 2008

La citta' dei millemila motorini

oggi piove e quindi staro' un po' a casa a studiare cinese. approfittero' di questo giorno morto per fare una osservazione.
taipei e' una delle tante metropoli asiatiche che si e' dovuta adeguare all'avvento improvviso del progresso e tutto quello che ha portato. come a tokyo qui tanti non usano l'automobile perche' ci sono degli efficienti mezzi pubblici, dagli autobus alla metro. molti usano spostarsi in bicicletta e molti con lo scooter. vorrei evidenziare "molti con lo scooter" perche' sono una comunita' molto consistente. girando in scooter con yu-chen ho visto spostarsi letteralmente "masse" di motorini attraverso viali e vie di taipei. ce ne sono veramente molti e qui non hanno certo tutte le leggi per l'inquinamento come in italia che ogni due anni dobbiamo cambiare motorino; da mezzi veramente vecchi e malridotti a fantastici prototipi luminescenti di scooter di ultima generazione. essendo qui meno svasati che in altre citta' asiatiche vanno per la maggiore scooter malridotti. ovviamente quasi tutti indossano una mascherina cucita a mano o comprata per l'enorme nube di smog che aleggia per le vie della citta', io che fino ad oggi non l'ho messa, ho durato veramente fatica a respirare viaggiando dietro yu-chen. tutta questa massa di persone che usano lo scooter come mezzo di trasporto ha creato la necessita' di disegnare appositi spazi dedicati interamente a loro, vedi le corsie preferenziali solo per scooter o biciclette anche sui raccordi delle strade principali, vedi lo spazio riquadrato ad ogni stop o semaforo, anteposto alla linea di stop degli altri mezzi. insomma ce ne sono veramente tanti e vengono parcheggiati fin sotto i loggiati dei negozi o delle abitazioni dove gli sono stati riservati i parcheggi a pochi centrimetri da ogni porta o entrata. vorrei fare mille paragoni con la mia citta' ma non mi ci spreco neanche. il popolo abita un paese non certo una multinazionale o qualcun'altro e quindi e' il popolo che deve trovarsi a suo agio nella propria citta' o nazione.
qui sono davvero troppi per far nascere un insoddisfazione generale.



giovedì 13 marzo 2008

taipei - cena e shopping

ieri ho fatto il solito giro per la periferia di taipei e poi son tornato a casa a leggere un po' di cinese. ho trovato dei metodi per inparare un po' la grammatica, per quanto sia gia' semplice di suo, ma tutto il materiale che ho io e' scritto in cinese semplice e la fatica che ho fatto i giorni scorsi, per imparare a scrivere un po' e ricordarmi qualche parola, e' andata in fumo.
quando torna yu-chen andiamo a cenare a taipei col suo scooter.preparo la videocamera digitale e faccio qualche ripresa dallo scooter che non capita spesso di poter viaggiare con i mezzi privati quando si viaggia. arriviamo nella zona est di taipei e ci fermiamo a mangiare in un posticino molto "local", come dice yu-chen o molto "trattoria" come direi io, gestito da ragazzi giovani che in fondo al pasto sono molto premurosi di venirci a chiedere se tutto andava bene ed eventuali commenti negativi per migliorare i piatti o il servizio. mi e' venuto da pensare che in italia per aprire un posticino cosi, per quanto davvero avesse solo 7/8 tavoli, ci vorrebbe la bolla papale e l'autorizzazione del capo di stato. che nazione in decadenza... bella eh, ma non si puo' fare niente se non guardare "quanto e' bella!". dopo ci infiliamo in un centro commerciale sotto un palazzo e mi tocca di comprare tutto...non sono riuscito a spendere piu' di 2/3 euro per ogni cosa che ho comprato e dico, avrei potuto comprare mezzo palazzo con solo i pochi soldi che avevo in tasca! (alla faccia di Chiang Kai-shek mi sono comprato pure un agendina di Mao!) fuori troviamo un mercatino abusivo di ragazzi che avevano appena smontato perche' era arrivata la polizia, ma gia' stavano mettendo tutto di nuovo in mostra. un po' come gli africani a firenze.
qui in asia penso, molte citta' diventate metropoli, hanno capito (lasciamo stare per quale tipo di politica) che cosi tante persone non possono essere solamente schiacciate dall'ingranaggio delle citta' e quindi della societa' produttrice e consumatrice che giova solo a pochi ricchi, e quindi lasciano un po' liberta' di sfogo o di estro almeno ai giovani, non mettendogli proprio sopra le spalle il peso della maledetta burocrazia che impedisce lo sviluppo e l'avanzamento stesso delle societa'.
(sara' l'agenda di mao a farmi pensare tutto cio'!?)


mercoledì 12 marzo 2008

taipei periferia

in questi giorni sono uscito qua fuori a fare un giro per il vicinato e per la periferia di taipei. e' una realta' leggermente diversa da quella della citta'; ci sono piccole attivita' posizionate sotto dei portici dove vengono anche parcheggiati gli scooter. quando abbiamo parcheggiato yu-chen ed io pensavo lei volesse entrare direttamente dentro la banca! la strada e' tenuta libera ma in compenso i marciapiedi sono pieni zeppi di cose, dai motorini ad attrezzi delle attivita' a roba in mostra. molto utile per la pioggia, forse sono stati cosi previdenti per via dei monsoni nella stagione delle piogge e per via del vento che e' quasi sempre presente. qui sembra proprio un posto dove la campagna si fonde con la citta', ci sono palazzi ma non grattacieli e baracchini invadenti noncuranti del traffico continuo. ho fatto delle foto anche dell'appartamento, non e' grande ma molto accogliente. a firenze costerebbe tanto e lei credo paghi meno di 200euro. stasera credo andremo a taipei in scooter, su mia espressa richiesta!

domenica 9 marzo 2008

taipei - mercato dei fiori e di giada

oggi abbiamo dormito fino a tardi. abbiamo fatto colazione con the' all'arancia e toast con marmellata. diretti verso taipei, ci fermiamo a vedere due mercati uno vicino l'altro che stanno sotto dei cavalcavia: il mercato delle pietre, cioe' di giada e il mercato delle piante e fiori. sono davvero grandi sopratutto quello dei fiori. di fianco ai mercati c'era una fiera, coi baracchini di roba tipica da mangiare e giochi per bambini. da ieri vediamo bruciare per strada i soldi per i morti, che non sono altro che fogliettini di carta legati assieme con magari qualcosa di scritto. li bruciano in dei braceri tipici, tipo cestini rossi con dei buchi attorno. a uno dei baracchini ci sono panetti con frutta incastonata dentro e altra roba, ci fanno assaggiare del te' con ginger, buonissimo! ne compro un panetto. dopo il parco ci fermiamo in un ristorante, sono le 16 e sentiamo un po' di fame. il ristorante e' chic famoso per i giapponesi, infatti dentro ci salutano in giapponese. ci rifocilliamo e andiamo a vedere il monumento in onore di Chiang Kai-shek. poi il vento ci sposta in metropolitana e poi a casa, con due frutte comprate sotto al baracchino raccatta smog. ora the' verde e dolcini con uovo e qualcos'altro. io scrivo il blog con il sottofondo della televisione e yu-chen fa la doccia, cioe' il lago nel bagno! perche' ogni volta allaga tutto! dopo faro' un tuffo anche io.
notte...



sabato 8 marzo 2008

jioufen - la citta' d'oro

stamattina sveglia verso le 7, ci mettiamo un po' per svegliarsi. andiamo a prendere il treno a banciao che ci portera' a jioufen, un paese di montagna, un tempo ricco per la presenza di una miniera d'oro e successivamente famoso perche' ci fu girato il primo film taiwanese.circa un ora e siamo gia' immersi nelle vie piene di baracchini che vendono tutto il possibile ed inimmaginabile da mangiare. ci fermiamo a mangiare un po' di tutto dal dolce all'agrodolce, dal salato a quello che ha un sapore indescrivibile, yu-chen mi fa provare anche lo stinky-tofu che puzza veramente di tutto e il suo odore ti fa venire in mente la stalla dei maiali; quando lo metti in bocca il sapore e' buono ma sembra davvero cacca di maiale speziata! inutile dire che l'alito rimane "fresco" per tutto il giorno. il paese e' davvero tipico e a chiunque farebbe ricordare di stare su di un isola con tutta la vegetazione tipica delle isole tropicali. io ho anche immaginato di essere magari al tempo della guerra nascosto nella fitta vegetazione. qualche foto, mi compro un ocarina e due altre cose visto che il paese e' ovviamente attrazione turistica e pieno di negozi per tutte le viuzze arroccate sulla montagna. anche qui cani randagi quanti ne vuoi, forse ne ho visto uno al guinzaglio.
dopo pranzo, anche se le nostre forze erano agli sgoccioli, ci inoltriamo sull'altro lato della montagna in cerca di un tempio molto piu' grande di quelli che si trovavano lungo il paese, ma che avevamo notato salendo. per strada incontriamo un simpatico barbone o aborigeno o chiccessia che, ovviamente ci ferma e sbiascica qualcosa a me, pensando che comprendo il cinese, e poi qualcosa a yu-chen che capisce poco anche lei. ma il particolare piu' scioccante era lo scricchiolio che produceva forse il collo o non so quale parte del corpo dell'aborigeno, come stridio di ossa o rumore metallico; lo incontriamo all'andata e al ritorno dal tempio piu' grande. che bello! il tempio e' bello e rubo due foto fuori e dentro. qua hanno tanti dei buoni e cattivi ed e' difficile capire in che tempio si entra. al ritorno facciamo un salto keelung per cenare persi in mezzo al doppio dei baracchini della mattina al paesino. ceniamo alle 18 con una frittata di ostriche un po' gommosa, menomale che sono di bocca buona!
adesso siamo tornati da fare la spesa, doccia e poi a letto.
notte...
p.s.: ho ancora la sensazione di stare sull'aereo...



venerdì 7 marzo 2008

finalmente a taipei


dopo giorni lunghi ed estenuanti di agonia, eccomi arrivato a taipei, la capitale di quell'isola cosi invisibile che e' taiwan. se vogliamo fare la proporzione sara' grande a dire tanto come la sardegna, ma forse meno.
sono arrivato all'aeroporto di taipei che e' situato a circa 30 minuti dalla citta'. mi e' venuta a prendere yu-chen che quasi non mi riconosceva se non mi sbracciavo. qui la temperatura e' molto piu' calda rispetto all'italia, stamattina alle 11:30 ora locale, c'erano gia' 23 gradi! siamo andati al suo appartamento a lasciare le mie valigie, passati dalla banca a prendere i soldi (new taiwan dollars) e poi in un centro di telefonia ad acquistare un numero telefonico per comunicare tra noi due. dopo tutto cio' ci facciamo un giro in quello che e' uno dei centri di attrazione maggiore per i giovani. mi giro attorno e mi rendo conto che mi sembra un po' la fotocopia di tokyo: ragazzi del liceo che si mischiano a ragazzi alla moda, tanti negozi per lo shopping e bancherelle di mangiare per strada. addirittura non ero neanche tanto motivato a scattare fotografie e ne ho fatta qualcuna giusta per repertorio. verso le 20 siamo tornati verso casa di yu-chen. ci siamo fermati a prendere della zuppa con ingrdienti di tutto un po' sotto casa, in uno dei mille baracchini con pezzi di animali morti sul bancone. abbiamo cenato, col sottofondo della televisione che per me poteva-dire-quello-che-voleva-tanto-non-capivo, ora ci siamo fatti la doccia e poi a letto, ingurgitati nei mille rumori che fanno da sottofondo classico alla metropoli. domani si va a nord, non so bene dove ma me ne frega anche meno.
ora a letto che sono letteralmente due giorni che sono sveglio.
buonanotte...