venerdì 14 marzo 2008

La citta' dei millemila motorini

oggi piove e quindi staro' un po' a casa a studiare cinese. approfittero' di questo giorno morto per fare una osservazione.
taipei e' una delle tante metropoli asiatiche che si e' dovuta adeguare all'avvento improvviso del progresso e tutto quello che ha portato. come a tokyo qui tanti non usano l'automobile perche' ci sono degli efficienti mezzi pubblici, dagli autobus alla metro. molti usano spostarsi in bicicletta e molti con lo scooter. vorrei evidenziare "molti con lo scooter" perche' sono una comunita' molto consistente. girando in scooter con yu-chen ho visto spostarsi letteralmente "masse" di motorini attraverso viali e vie di taipei. ce ne sono veramente molti e qui non hanno certo tutte le leggi per l'inquinamento come in italia che ogni due anni dobbiamo cambiare motorino; da mezzi veramente vecchi e malridotti a fantastici prototipi luminescenti di scooter di ultima generazione. essendo qui meno svasati che in altre citta' asiatiche vanno per la maggiore scooter malridotti. ovviamente quasi tutti indossano una mascherina cucita a mano o comprata per l'enorme nube di smog che aleggia per le vie della citta', io che fino ad oggi non l'ho messa, ho durato veramente fatica a respirare viaggiando dietro yu-chen. tutta questa massa di persone che usano lo scooter come mezzo di trasporto ha creato la necessita' di disegnare appositi spazi dedicati interamente a loro, vedi le corsie preferenziali solo per scooter o biciclette anche sui raccordi delle strade principali, vedi lo spazio riquadrato ad ogni stop o semaforo, anteposto alla linea di stop degli altri mezzi. insomma ce ne sono veramente tanti e vengono parcheggiati fin sotto i loggiati dei negozi o delle abitazioni dove gli sono stati riservati i parcheggi a pochi centrimetri da ogni porta o entrata. vorrei fare mille paragoni con la mia citta' ma non mi ci spreco neanche. il popolo abita un paese non certo una multinazionale o qualcun'altro e quindi e' il popolo che deve trovarsi a suo agio nella propria citta' o nazione.
qui sono davvero troppi per far nascere un insoddisfazione generale.